Storia

La matematica al Politecnico prima del Dipartimento

Nel Politecnico di Torino vi è stata una presenza significativa di personalità matematiche di rilievo, sia per la parte organizzativa che per l'insegnamento e la ricerca.

Nel 1906 Vito Volterra (noto per i lavori sulle equazioni integrali che portano il suo nome) fu il primo Commissario del Politecnico di Torino nato dalla fusione della Scuola di Applicazione per gli Ingegneri con il Museo Industriale Italiano.

Enrico D'Ovidio fu Rettore del Politecnico dal 1907 al 1922 e professore di Geometria Analitica dal 1908 al 1918. Ha insegnato al Politecnico anche Gino Fano, importante esponente della Scuola Italiana di Geometria. 

Professore di Analisi Matematica dal 1908 al 1938 è stato Guido Fubini Ghiron, noto per il suo teorema sull'inversione dell'ordine di integrazione negli integrali multipli. E’ giusto ricordare che sia Fano che Fubini dovettero lasciare l'insegnamento ed andare all'estero a causa delle nefaste leggi razziali del 1938.

Per il periodo successivo alla Seconda guerra mondiale ricordiamo Renato Einaudi che fondò l'Istituto di Meccanica Razionale e si dedicò con notevole impegno alla realizzazione del Collegio Universitario a lui intitolato. 

Direttore dell'Istituto Matematico e professore di Analisi Matematica fu dal 1945 al 1975 Pietro Buzano. Pietro Buzano fu prorettore nel periodo del rettorato Perucca (1947-55). 

Tra il 1967 e il 1970, negli anni difficili della contestazione studentesca, Buzano ebbe la presidenza della facoltà di Ingegneria e si distinse per le sue doti di mediatore. Gli anni 60 segnano anche l'inizio di una fase di grande espansione dell'Università italiana. Per adeguare l'offerta didattica al numero degli studenti in continua e rapida crescita si impone un consistente ampliamento del corpo docente, attraverso le forme di reclutamento allora disponibili. In particolare, negli Istituti di Matematica e di Meccanica Razionale si forma un nucleo di docenti nel quale prevale la componente femminile, che contribuirà anche nei decenni successivi a mantenere alta la qualità dell'insegnamento. La presenza femminile caratterizza gli Istituti matematici in un'epoca in cui le professioni dell'ingegnere e dell'architetto erano quasi esclusivamente riservate al genere maschile.

Nel periodo immediatamente precedente la formazione del Dipartimento di Matematica, ricoprivano il ruolo di direttore il Professor Silvio Nocilla, per l'Istituto di Meccanica Razionale, e il Professor Silvio Greco per l'Istituto Matematico.

La fondazione

Il Dipartimento di Matematica del Politecnico venne costituito nel 1982 quando, in applicazione della Riforma Universitaria del 1980 (Legge 382), l'Istituto Matematico e l'Istituto di Meccanica Razionale furono riuniti. Anche se nel 1980 aveva già lasciato il servizio, un contributo importante all'avvio di questo processo, per esempio nella redazione del primo regolamento, fu dato dal professor Pietro Buzano. 

I settori culturali rappresentati nei primi anni di vita del Dipartimento erano l'Analisi Matematica, l'Algebra e la Geometria, l'Analisi Numerica e la Fisica Matematica. Erano essenzialmente modellati sulle esigenze didattiche, e riflettevano una situazione abbastanza radicata nell'organizzazione accademica italiana del tempo. Ma al loro interno cominciava ad emergere un'intensa attività di ricerca a livello internazionale, con lo sviluppo di tematiche aperte verso le applicazioni quali la teoria dei controlli e la biomatematica, accanto ad altre più tradizionali, come l'Analisi armonica, la Geometria algebrica e la Geometria differenziale.   

In linea con i tempi, il Dipartimento si dota di strumenti di calcolo elettronico e viene potenziato il settore dell'Analisi Numerica. Da questo punto di vista, è da segnalare la felice intuizione del professor Pietro Buzano che già fin dagli anni 50 e 60 aveva promosso la costituzione di un centro di calcolo presso l'Istituto Matematico. La forma di dipartimento permise la creazione di una struttura tecnico amministrativa e bibliotecaria vera e propria che risultò fondamentale per la gestione del centro di calcolo e per tutte le attività amministrative, anche di collegamento con l'amministrazione centrale.

Lo sviluppo

Verso la fine degli anni 80, in accordo con l'Ateneo, viene realizzata una ristrutturazione edilizia che consente di mettere in comunicazione diretta le varie ali che ospitavano i due precedenti Istituti. Il Dipartimento ha a disposizione da questo momento una propria aula seminari, oggi intitolata alla memoria del Professor Buzano, e acquisisce i locali del quarto piano, dove trova collocazione la biblioteca del dipartimento.

Parallelamente, si cerca di ampliare anche gli orizzonti culturali. Grazie al trasferimento del professor Giovanni Pistone dall'Università di Genova, si promuove la ricerca e l'attivazione di nuovi insegnamenti nei settori della Probabilità e della Statistica, aprendo così la strada alla formazione di un gruppo di matematica dell'incertezza e della variabilità, oggi in grado di affrontare problematiche di grande attualità quali la Data Science e i Big Data.

Un anno accademico importante per la vita del Dipartimento è il 1999-2000, a partire dal quale viene attivato il corso di Laurea in Matematica per le Scienze dell'Ingegneria. Il progetto presentava soluzioni didattiche innovative come i corsi integrati, costituiti da due moduli con contenuti analoghi ma affidati rispettivamente a un matematico e a un ingegnere, in modo da valorizzare gli aspetti interdisciplinari. Alcuni dei primi laureati fanno oggi parte del corpo docente del Dipartimento.

L'attualità

Nel 2012, a seguito di una nuova riforma, l'Ateneo operava una riorganizzazione delle strutture dipartimentali con accorpamenti consistenti. Il Dipartimento di Matematica scelse di rimanere indipendente, modificando il suo nome in "Dipartimento di Scienze Matematiche (DISMA)", a indicare la volontà di un ulteriore ampliamento dei propri orizzonti culturali. In particolare, viene riportata in dipartimento la Ricerca Operativa con l'affiliazione del professor Paolo Brandimarte. Gli interessi di ricerca si allargano verso la Crittografia, la Network Dynamics e il Machine Learning. Si decide anche di intitolare il Dipartimento al celebre matematico e fisico piemontese J.L. Lagrange.

Nel 2013 nasce all'interno del Dipartimento il "Coro Polietnico", rapidamente cresciuto fino a diventare un  Team studentesco e rivelatosi una risorsa importante per la politica di sviluppo della socialità e della cultura in generale aperta a tutte le componenti dell'Ateneo: studenti, corpo docente, personale tecnico-amministrativo.  Il coro Polietnico ha oggi acquisito una buona notorietà nel contesto territoriale e nell'ambito accademico nazionale.

Nel 2015 la Biblioteca del Dipartimento è intitolata a Guido Fubini. Nel 2018 il Dipartimento si classifica tra i selezionati del progetto nazionale "Dipartimenti di Eccellenza", che consente l’acquisizione di una notevole quantità di risorse e permette di reclutare fra il personale tecnico, amministrativo, bibliotecario anche persone di formazione matematica e ingegneristica.

Nel 2020 nasce BitPolito, secondo Team studentesco all’interno del Dipartimento, dedicato alla tecnologia Blockchain e alle criptomonete. BitPolito ha una attività sia nell’ambito dello studio e della ricerca, con produzione di pubblicazioni scientifiche, sia nell’ambito divulgativo, con corsi, seminari e podcast, sempre molto frequentati e non solo dagli studenti del Politecnico.

Altre notizie

Hanno ricoperto la carica di direttore del Dipartimento di Matematica, a partire dalla sua fondazione, i professori: Silvio Greco, Paolo Valabrega, Andrea Bacciotti, Aristide Sanini, Fulvio Ricci, Giovanni Monegato, Claudio Canuto, Anita Tabacco, Fabio Fagnani. Attualmente, è Direttore il Professor Mauro Gasparini.  Afferiscono al Dipartimento tre professori emeriti: Silvio Greco, Nicola Bellomo e Claudio Canuto.

E’ stato membro del Dipartimento il professor Edoardo Vesentini, Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, dell'Accademia dei Lincei e Senatore della Repubblica per un mandato.    

Presso il Dipartimento, è conservata una piccola ma interessante collezione storica di strumenti utilizzati in passato nell'insegnamento, e in qualche caso anche nella ricerca. Vi sono in particolare: modelli geometrici di sfere, ellissoidi, solidi platonici e superfici rigate; regoli calcolatori da tavolo e da parete; due calcolatrici meccaniche miniaturizzate CURTA.

 Da alcuni anni è in attività il laboratorio didattico La.M.Po. (Laboratorio di Matematica del Politecnico di Torino) nel quale si sperimentano iniziative didattiche allo scopo di incuriosire gli studenti nei confronti della matematica e delle sue applicazioni.  Il La.M.Po ha contribuito al Festival della Tecnologia 2020, ed alla Biennale Tecnologia del 2022, con la presentazione di modelli realizzati con tecniche origami e con l'uso di una stampante tridimensionale.

Allegati e riferimenti

In relazione alla figura del Professor Buzano, si può consultare il volume "Giornata in ricordo del prof. Pietro Buzano:Torino, 7 dicembre 1994, Accademia delle Scienze di Torino e Politecnico di Torino, Torino: Accademia delle Scienze; 1996.

Proposta di costituzione del Dipartimento di Matematica: Proposta application/pdf (1,22 MB)

Per quanto riguarda l'introduzione dei mezzi di calcolo scientifico al Politecnico, si veda la testimonianza della professoressa Paola Moroni: Moroni application/pdf (3,94 MB)

Il dibattito che precedette l'istituzione del corso di Laurea in Matematica per l'Ingegneria è ricostruito nell'articolo pubblicato sulla rivista Lettera Matematica Pristem:Articolo Bacciotti application/pdf (9,52 MB)  

Breve biografia di Guido Fubini e un resoconto della cerimonia di intitolazione della biblioteca

Schede sugli strumenti didattici storiciStrumenti application/pdf (15,73 MB)

Foto di oggetti storici: